ABSTRACT

Benché i primi passi verso la reconquista di Malta e Gozo risalissero al 1090 con la breve spedizione dalla Sicilia del Conte Ruggero il Normanno, le isole maltesi rimasero in prevalenza musulmane almeno sino alla fine del dodicesimo secolo 1 . Soltanto allora il loro riassetto e la loro latinizzazione ebbero inizio sotto l’egida di una serie di Conti genovesi di Malta che erano legati in qualche modo alla corona della Sicilia. Importante fra questi Conti fu Enrico, detto “il Pescatore”, un pirata genovese, che fece di Malta il centro delle sue ampie operazioni nel Mediterraneo, e che divenne anche Ammiraglio reale della Sicilia per conto dell’Imperatore Federico II di Hohenstaufen. Enrico, che apparteneva alla famiglia genovese dei Castello o De Castro, univa il talento amministrativo e diplomatico dell’uomo politico devoto alla sua cittàstato all’opportunismo personale del pirata. A un certo momento sembrò si fosse affermato come il padrone quasi assoluto sia di Malta che di Creta. Poi intorno al 1222, il Pescatore cadde in disgrazia e la Contea di Malta gli venne confiscata da Federico II. Poco dopo gli vennero restituiti sia il titolo di Conte che, probabilmente, una parte degli introiti di Malta e di Gozo, ma non riuscì a riacquistare vero potere su Malta dove il controllo del castrum e l’amministrazione da allora in poi rimasero nelle mani degli ufficiali reali. Sembra che Enrico fosse morto già nel maggio del 1232, quando suo figlio Nicoloso deteneva il titolo di Conte di Malta 2 .