ABSTRACT

Le commedie considerate in questo studio hanno messo in evidenza la centralità della famiglia nell’opera di Eduardo De Filippo come microcosmo che rispecchia tensioni sociali e culturali che nell’arco di quasi cinquant’anni (dai primi anni venti ai primi anni settanta) trasformarono la natura del nucleo familiare e delle relazioni che lo governano. La famiglia fornisce il punto di vista, la lente d’ingrandimento si può dire, dal quale le commedie esplorano la conflittualità dei rapporti umani, i giochi e gli abusi di potere, l’ipocrisia, gli egoismi dettati soprattutto da un eccessivo attaccamento al denaro, ma anche la volontà di salvare la struttura essenziale della famiglia come punto di riferimento irrinunciabile in una società dove, come nel caso di De Pretore Vincenzo, l’alternativa sono l’anonimato e la solitudine.