ABSTRACT

Anni fa, svolgendo una ricerca intorno alle traduzioni latine rinascimentali di Senofonte, mi capitò di sfogliare it codice Vat. Lat. 4037, ove riconobbi una trascrizione adespota dell’intercenale Convelata dell’Alberti. 1 Incuriosito, interrogai circa l’autore della trascrizione Augusto Campana, a cui la mano del copista risulto subito familiare, e che tuttavia mi precisò che un’identificazione vera e propria gli avrebbe richiesto un po’ di tempo, pregandomi conseguentemente di pazientare… La mia curiosità non poté allora esser soddisfatta, e la scomparsa del Campana sembro mettere it sigillo sul dossier finché, nel 2000, un articolo pubblicato in questa stessa rivista non riprodusse una lettera di Girolamo Massaini a Jacopo Gherardi da Volterra, 2 la cui grafia si rivela identica a quella del Vat. Lat. 4037. 3