ABSTRACT

Non posso per hora satisfare -scriveva lo scienziato pisano-se non ad una parte delle dimande di V. S. m.ma intomo al S. Papazzoni: cio e che e di eta di circa

Commentandone la scomparsa, Galileo, in una lettera a Paolo Gualdo del 17 dicembre 1610, cosl si esprimeva: «A Pisa e morto il ftlosofo Libri, acerrimo impugnatore di queste mie ciancie, il quale, non le havendo mai voluto veder in terra, le vedra forse nel passar al cielo.» G. Galilei, Opere, 20 voll., Firenze 1890-1909 (rist. 1968), X, 484.9-11. (lndicheremo direttamente il riferimento

' alia pagina. Esso sara talvolta accompagnato da un rimando al numero di riga, la cui segnalazione verra preceduta da un punto.) Sulla figura di Giulio Libri (c. 1550-1610), A. Fabroni, Historia Academiae Pisanae, Pisis, 1791-95, ll, 355-6; G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara, 1722, 309; E. Garin, Scienz.a e vita civile Ml Rinascimento italiano, Laterza, Bari, 1965 (1985/5), 113, 123-4, 140; C. B. Schmi~ ''The Faculty of Arts at Pisa at the Time of Galileo" in: Physis 14 (1972), 265-6. Galilei, Opere (cit. n. 1), XI, 20-1.