ABSTRACT

Collocare Gregorio Magno come personaggio-simbolo di un’epoca – ‘l’ultimo dei Romani’ o ‘il primo dei Cristiani’ della nascente Europa1 – risulta alla fine tutt’altro che agevole. Lo dimostra anche l’imponente serie di lavori che, specie in occasione del XIV centenario della morte, ne hanno rivisitato vita e opere; e, tra questi, lo splendido volume, disteso tra l’anno 200 e il 1000, che Peter Brown ha di recente dedicato alla ‘formazione della cristianità occidentale’. In realtà si tratta non di uno, ma di due volumi, pur con lo stesso titolo: uno pubblicato nel 1995, e l’altro nel 2003; quest’ultimo però ‘substantially revised and rewritten’: dove i ripensamenti dell’Autore, suggeriti dall’esplosiva crescita degli studi sulla tarda antichità e sul primo Medioevo, coinvolgono anche Gregorio Magno.