ABSTRACT

Frate Tomaso de l’ordine di S. Francesco, il qual veniva di Jerusalem e delli paesi dil presta Davit, potentissimo Signore della Ætiopia tragloditica et ⟨ ⟩, 1 havendo asai bono linguagio, mi narro di terra in terra con sue circonstantie dil viagio fece a venir da Barara in fin in Juresalem [sic]. Et prima mi disse che di la da Barara per megio di era Damot, provincia grandissima, dove era clima caldissimo et torrido per esser soto il capricorno; la qual provincia era richa di oro finissimo; et che di la da tal provincia confinante con il mar occeano ⟨verso megodi dove é la provintia di Voge soto posta a Regine et non Re⟩ 2 perche questo gran reame et molti altri da ogni canto dove segnoregiava una grande Regina chiamata ⟨ ⟩, 1 la quale faceva guera con el lor presta et imperator, et che hora con questo presta Davit se era acordata et pacificata, pagando tributo; et che l’uso di tal provincie si son di non voler se non donne per regine, et son belicosi homeni. Et che di la qua dalla ditta provincia di Damot era una Besegai cita lunta da giornate, cioé, giornate 8, in fina alla cita Ugie, corte dil Re Davit, dove arente so(n) verso ponente montagne grande chiamate Gafat, dove nasce uno fiume che pasa per ditta cita Ugie, et va verso l’oriente in mare et chiamase tal fiume Auas.

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ITER IV (Figs. 17, 18, 19, 21)